A 120 anni dalla nascita del cinema, è iniziata la 68° edizione del festival di Cannes, con i fratelli Cohen a capo della giuria. Ad aprire è stato il film in concorso La tête haute, accolto tiepidamente dalla stampa, che vede la storica Catherine Deneuve nei panni di un giudice minorile alle prese con un giovane delinquente.
Il giorno seguente è stato il turno di un altro film impegnato, del regista giapponese Hirokazu Kore-Eda. Our Little Sister è un’acuta esplorazione delle dinamiche interne della vita familiare di queste tre sorelle che scoprono l’esistenza di una loro sorellastra. E' Stato anche il momento del primo dei tre film italiani in concorso, Il racconto dei racconti, l’attesissimo fantasy di Matteo Garrone ispirato da una collezione di fiabe del XVII secolo, girato in diverse regioni d’Italia con un cast internazionale (tra cui Salma Hayek, Vincent Cassel e Toby Jones). Regista e attori, applauditi con entusiasmo durante la conferenza stampa, hanno ricevuto, dopo la proiezione, un’accoglienza moderata ; in attesa di conoscere il giudizio del pubblico (il film è nelle sale dal 14 maggio). Entrata trionfale invece per il film fuori concorso Mad Max Fury Road, che ha riscosso grande successo alla proiezione riservata alla stampa internazionale. Il grande film Hollywoodiano, è il nuovo capitolo del franchise ideato e diretto da George Miller; è un film d’azione post apocalittico, ambientato in un remoto deserto in cui la maggior parte delle persone è impazzita cercando di combattere per la sopravvivenza. e Mad Max, uscito anche lui questa settimana nelle sale, vanta un cast del calibro di Tom Hardy, Charlize Theron e Nicholas Hoult.
Il terzo giorno del festival ha visto, primo film in lingua inglese del greco Giorgos Lanthimos: The Lobster. La pellicola racconta di “una storia d’amore non convenzionale, delle terribili conseguenze della solitudine, della paura di morire soli e della paura di vivere con qualcun altro”, come dichiarato durante la conferenza stampa. Già partito tra i favoriti, grazie alla sua originalità e follia tanto da dividere la critica, il film vanta un cast stellare, tra cui Colin Farrell, Rachel Weisz e Léa Seydoux. La competizione si è poi “inasprita” con la proiezione di Sons of Saul, esordio in un lungometraggio del giovane László Nemes. Estremo e febbrile, il film racconta di Saul Auslander, prigioniero ungherese che pensa di aver trovato il cadavere di suo figlio in uno dei forni crematori di Auschwitz; tenterà dunque di fare il possibile per riuscire a seppellirlo. Tra i più attesi inoltre c’era Irrational Man, con Emma Stone e Joaquin Phoenix nei panni di un professore di filosofia fallito e di una studentessa di un’università di provincia che instaura un’amicizia con lui. Il film, fuori concorso, di Woody Allen è una commedia dai toni un po’ noir che ha scatenato una lunga serie di applausi durante la proiezione.
Sabato mattina è stato il momento di Nanni Moretti e del suo Mia Madre, secondo film in concorso per l’Italia. Il film, attesissimo e considerato tra i favoriti, è stato accolto con calore, strappando applausi e lacrime alla stampa. Moretti sceglie un cast d’eccezione (Margherita Buy, John Turturro, Giulia Lazzarin e se stesso) per raccontare la storia di una regista alle prese con una crisi personale e creativa, distrutta da riprese disastrose e dalle visite al capezzale della madre. Fischiato invece l’altrettanto atteso The Sea of Trees di Gus Van Sant, che parla di un uomo (Matthew McConaughey) che si reca in Giappone nella foresta di Aokigahara, “il mare di alberi”, conosciuta anche come “foresta dei suicidi”, per togliersi la vita. Nel cast anche Ken Watanabe e Naomi Watts.
Le vere protagoniste della giornata di sabato sono state però le donne. Infatti era in programma una proiezione speciale per A Tale of Darkness, primo lungometraggio scritto e diretto Natalie Portman, tratto dall’omonimo romanzo di Amos Oz sull’esperienza di una famiglia durante la creazione dello stato di Israele. Ed è arrivato anche il momento di Carol, attesissimo film in concorso di Todd Haynes, basato sul romanzo di Patricia Highsmith ambientato nella New York anni ‘50, che vede come protagonista Cate Blanchett nei panni di una bellissima donna in forte crisi con il marito, la quale si innamora di una ragazza di diciannove anni che lavora in un grande magazzino, interpretata da Rooney Mara.
E ancora: Marion Cotillard, trasformata in Lady Macbeth, al fianco di Michael Fassbender nel Macbeth di Justin Kurzel; Isabelle Huppert, presente in due film in concorso, Valley of Love della francese Guillaume Nicloux, e Louder than Bombs del norvegese Joachim Trier; la giovane Anaïs Demoustier, attesa nel film di Valerie Donzelli, Marguerite et Julien; e infine l’ultimo dei tre film italiani, Youth del recente premio Oscar Paolo Sorrentino.
Quella del 2015 è stata quindi un’edizione ricca di novità, storie intriganti e grandi opere che non si possono perdere!
Tanya Pellegrini